Ristoranti e bar chiusi dopo le 18.00
Un semi lockdown, così possiamo chiamare quanto annunciato nell’ultimo DPCM del 24 Ottobre.
Parliamo di 1 miliardo di fatturato in fumo.
L’impatto drammatico interessa anche il Veneto – spiega Daniele Salvagno presidente di Coldiretti Veneto – dove l’agroalimentare regionale vale 5,7 miliardi ed è fatto di tipicità e denominazioni 14 Docg, 28 Doc, 10 Igt, 14 Dop e 15 Igp e tante altre specialità frutto del lavoro di 60mila aziende agricole che portano la regione ai vertici nazionali per qualità e distintività.
Un drastico crollo dell’attività che – sottolinea l’allarme Coldiretti – pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa la Coldiretti – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. La spesa degli italiani per pranzi, cene, aperitivi e colazioni fuori casa prima dell’emergenza coronavirus era pari al 35% del totale dei consumi alimentari degli italiani.
Nell’attività di ristorazione – continua l’allarme Coldiretti – sono coinvolte circa 330mila tra bar, mense e ristoranti lungo la Penisola ma anche 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole lungo la filiera impegnate a garantire le forniture per un totale di 3,8 milioni di posti di lavoro.
fonte della notizia: Veneto Economia